Con i “Ritratti di fine millennio” l’artista realizza scatti fotografici di alcune statue di edifici urbani storici deturpate da decenni di accumuli di materiale inquinante emesso da automobili e riscaldamenti.
Come affermava Chiara Guidi nel 1997, queste statue «ci appaiono ora nella loro “nuova” icona trasfigurata dallo smog, tumefatta da “patologie respiratorie”, (…) insultata da un vandalismo sociale, accettato e taciuto, generato dall’indifferenza civile». Questa indignata presa di posizione pone il lavoro su di un’ottica che trascende la mera rappresentazione estetica e lo eleva su di un più alto livello di denuncia sociale.
Dalle fotografie all’invenzione di nuovi segnali stradali il passo è breve. Estremamente espliciti nei contenuti espressi, Garbelli manda messaggi chiari ed universali, invita alla riflessione, pone interrogativi di grave urgenza circa le condizioni in cui versa il pianeta.